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Oro olimpico in maratona per il fenomenale keniano Eliud Kipchoge, Ruggero Pertile miglior italiano 38°


L’atletica dei Giochi Olimpici di Rio chiude come sempre con la maratona maschile, ma non è finita in gloria per i corridori azzurri come speravamo. Difficile ripetere il successo di Stefano Baldini targato Atene 2004, ma si sperava che uno dei nostri 3 alfieri ripetessero almeno il 10° posto di Ruggero Pertile alle Olimpiadi di Londra. Invece il nostro miglior azzurro è stato ancora Ruggero Pertile, ma questa volta 38° in 2h17’30”, che a 42 anni rimane sempre il nostro maratoneta più affidabile. Per Stefano La Rosa un 57° posto in 2h18’57”, se non è una delusione poco ci manca. Le speranze azzurre era su Daniele Meucci, Campione Europeo in carica, che era accreditato, in caso di gara tattica come è stata, di un piazzamento nei 10 se non meglio. Invece al 13° km armeggia con una scarpa e poi si ritira. Il tutto sembra incomprensibile poi le dichiarazioni post gara informano che ha una borsite al tendine d’achille e che ha sentito una fitta ad una caviglia, impossibile quindi correre altri 30 km. Peccato e soprattutto auguri per una guarigione che in questo tipo di infortuni non è semplice, anche per il prosieguo della carriera. Zero medaglie per l’Italia nella regina degli sport, l’atletica leggera, in una spedizione in cui lo sport italiano ha fatto incetta di medaglie. Ma l’atletica è lo sport più universale del mondo ed i risultati conseguiti sono lo specchio del movimento: speriamo nelle nuove generazioni che a livello under23 stanno raccogliendo titoli e soddisfazioni anche a livello mondiale, per il prossimo quadriennio olimpico.

La cronaca di questa maratona racconta della sfida Kenia contro Etiopia, con l’americano Rupp che cerca di fare il guastafeste. L’oro va al keniano Eliud Kipchoge, che nelle precedenti Olimpiadi sui 5000 metri aveva vinto il bronzo nel 2004 e l’argento nel 2008 e vanta un personale sui 5000 di 12’46” e soprattutto un 2h03’05” in maratona. Stacca i compagni di fuga negli ultimi 4 chilometri e chiude in 2h08’44” correndo a 2’55” gli ultimi chilometri di gara: giù il cappello davanti a un fenomeno dell’atletica che sta durando nel tempo. Argento all’etiope Lilesa in 2h09’54” e bronzo allo statunitense Galen Rupp in 2h10’05”.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.